lineaitaliapiemonte.it - 15 aprile 2025, 15:40

Contributi per il recupero dei beni confiscati, cambiano le regole

«Nel 2025 abbiamo scelto aumentare le risorse e di concedere contributi per il riutilizzo dei beni confiscati fino al 70% delle spese ammissibili, per un massimo di 100mila euro» spiega l'assessore regionale Maurizio Marrone

Contributi per il recupero dei beni confiscati, cambiano le regole

TORINO - Cambiano i criteri con cui si assegnano i contributi per il recupero dei beni confiscati alla mafia. Dopo il passaggio di in Commissione, la delibera è stata approvata all’unanimità durante l'ultima seduta del Consiglio regionale.

Verranno ammesse ai bandi anche le unioni dei comuni e non solo le realtà singole. Aumenta fino al 70% il contributo della Regione per la spesa per gli interventi strutturali, fino a un massimo di 100 mila euro, soglia che sale fino al 90% per i comuni sotto i 5000 abitanti.

La Regione potrà contribuire fino al 50% delle spese ammissibili per i progetti di recupero sociale, fino a massimo 30 mila euro. Anche in questo caso sale la soglia per i piccoli comuni, fino al 70%, ferma restando la cifra di 30 mila euro.

È stata prevista, inoltre, l’assegnazione del bene per finalità economiche. con il vincolo del reimpiego dei proventi per finalità sociali.

«L’unanimità che si è registrata per l’approvazione di questo provvedimento è una buona notizia per la nostra Regione. Le relazioni che ci arrivano dagli inquirenti sull’alto tasso di infiltrazione sul nostro territorio devono motivarci nel proseguire il lavoro intrapreso in questi anni» ha detto l’assessore Maurizio Marrone. «Il riutilizzo dei beni, così come i progetti che portiamo avanti, anche con le scuole, sono segnali importanti nei confronti della criminalità organizzata, a cui non lasceremo tregua».

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