lineaitaliapiemonte.it - 14 aprile 2025, 14:41

Rave party a La Cassa, scontri tra partecipanti e forze dell'ordine

Il bilancio è di 10 agenti feriti. Luca Pantanella, segretario generale provinciale FSP: ««abbiamo assistito all’ennesimo rave party abusivo, complice anche quanto accaduto con le sentenza Askatasuna c'è la certezza di farla franca»

Rave party a La Cassa, scontri tra partecipanti e forze dell'ordine

TORINO - «Abbiamo assistito anche oggi all’ennesimo episodio di Rave Party abusivo con conseguente scontro contro le forze dell’ordine, a distanza di poche settimane dal precedente accaduto a Moncalieri e complice anche quanto accaduto con le sentenza Askatasuna dove vi è stato un allegerimento delle imputazioni, creando ulteriormente il clima della certezza di farla franca e di combattere le regole in ogni dove».

Lo ha detto Luca Pantanella, segretario generale provinciale FSP, in merito agli scontri di domenica 13 aprile tra polizia e partecipanti a un rave party organizzato in provincia di Torino, in un'ala abbandonata della Chemia Tau di La Cassa.

Sul posto sono intervenuti agenti e personale di vigilanza alla Tav e in servizio a Torino. «I colleghi che avrebbero dovuto identificare i partecipanti e sequestrare le attrezzature sono stati prima puntati dagli automezzi dei partecipanti che hanno tentato d’investirli per sottrarsi al controllo, per poi caricarli e assalire e danneggiare i mezzi di Polizia e Carabinieri» aggiunge ancora Pantanelle.

Alcuni agenti - riferisce il FSP - sono stati circondati, buttati a terra e una volta sfilato il casco sono stati presi a calci e pugni.

Il bilancio è di oltre 10 agenti feriti «da parte di gruppi criminali e sovversivi che operano indisturbati finanziandosi con questi Rave Party abusivi a suon di alcol e droghe quasi a dire w il festival dell’illegalità, certi di essere comunque protetti da un sistema giudiziario debole e da una parte di politica che conta platealmente sui loro voti abbandonando si i valori della democrazia che dovrebbero invece rappresentare».

Chiediamo una svolta su questi episodi, con il massimo delle pene e dei lavori socialmente utili perché paghino alla collettività gli illeciti che hanno compiuto. 

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