lineaitaliapiemonte.it - 14 aprile 2025, 10:47

Il 63% dei comuni piemontesi è senza sportelli bancari, più di seicentomila i piemontesi senza servizio

Il PD presenta un'interrogazione urgente in Consiglio regionale. Nadia Conticelli: «la Regione si faccia parte attiva contro lo spopolamento dei servizi»

Il 63% dei comuni piemontesi è senza sportelli bancari, più di seicentomila i piemontesi senza servizio

TORINO - «Dei 489 comuni montani, 369 (circa il 75,5%) non dispongono di sportelli bancari. Le province di Torino e Cuneo sono tra le più colpite, con una media di 38 sportelli ogni 100.000 abitanti. Intesa Sanpaolo prevede la chiusura di 33 sportelli in Piemonte entro il 2025, con scadenze tra giugno e ottobre. La situazione corre il rischio di diventare insostenibile per il taglio dei servizi su territori decentrati che hanno già sofferto della chiusura degli uffici postali e che ora, con buona pace anche di molti correntisti e di imprese locali, avranno un’ulteriore difficoltà ad accedere ai servizi».

Lo dichiara Nadia Conticelli (PD) in merito alla desertificazione bancaria in atto in Piemonte.

«Questo fenomeno rischia di escludere un numero crescente di persone e di aziende di piccole e medie dimensioni dai servizi bancari tradizionali, aumentando le difficoltà, com’è stato anche sottolineato da UNCEM – prosegue Conticelli - il cui presidente Marco Bussone ha chiesto un'interlocuzione con l'ABI e gli istituti di credito per fermare la chiusura indiscriminata degli sportelli e garantire la presenza di servizi bancari nei piccoli comuni dove oltretutto non sempre c'è un'ottimale copertura della rete digitale».

«UNCEM, insieme a molti sindaci, si sta mobilitando contro questa tendenza, che considera una minaccia al tessuto sociale ed economico delle aree montane e rurali ma la Regione come pensa di contrastare le decisioni dei grandi gruppi bancari?» domanda la consigliera dem.

«Ho presentato un’interrogazione urgente per sapere se la Regione Piemonte ha avviato un monitoraggio della chiusura degli sportelli bancari nei comuni piemontesi e quali dati siano disponibili in merito , se intende promuovere un tavolo di confronto con ABI e gli istituti di credito per individuare soluzioni che consentano di mantenere attivi gli sportelli bancari nei comuni a maggior fragilità sociale e nelle aree interne» aggiunge Conticelli.

Che poi conclude: «mi auguro che si tenga presente che il  63% dei comuni piemontesi è privo di sportelli bancari e più di seicentomila residenti sono senza servizio. Ma non siamo di fronte a un destino ineluttabile. La Giunta e il Presidente della Regione facciano sentire la propria voce come attori principali e difendano il territorio che governano».

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