lineaitaliapiemonte.it - 21 febbraio 2025, 12:37

Smat, attenzione agli scarichi di Pfas: la Città metropolitana imponga nuovi limiti

Paolo Romano: «l’Unione Europea ha introdotto vincoli per migliorare la protezione della salute umana e fissato i valori limite per i PFAS, mentre mancano del tutto limiti per gli scarichi industriali in pubblica fognatura»

Smat, attenzione agli scarichi di Pfas: la Città metropolitana imponga nuovi limiti

TORINO - A tutela dei corsi d’acqua superficiali nei quali gli impianti SMAT immettono l’acqua proveniente dai processi di depurazione l’Azienda chiede alla Città Metropolitana di Torino, che ha competenza in materia, che vengano imposti limiti stringenti agli scarichi degli insediamenti produttivi in pubblica fognatura.

I PFAS (composti per/polifluoroalchilici) sono presenti nei reflui di molte industrie e l'emissione dei residui di produzione e lavorazione attraverso gli scarichi idrici costituisce un significativo veicolo di diffusione, rappresentando un contaminante dell’ambiente attraverso il reticolo idrografico superficiale.

Trattandosi di sostanze resistenti anche ai processi di depurazione degli scarichi civili, è fondamentale che l’eliminazione o la loro netta riduzione avvenga nei cicli produttivi evitando il loro scarico in pubblica fognatura.

«L’Unione Europea con la Direttiva sulla Qualità delle Acque destinate al consumo umano ha introdotto alcuni importanti vincoli per migliorare la protezione della salute umana e fissato i valori limite per i PFAS, mentre mancano del tutto limiti per gli scarichi industriali in pubblica fognatura» ha detto Paolo Romano, presidente SMAT e Coordinatore del gruppo PFAS di Utilitalia.

La richiesta di SMAT, che dal 2020 ha attivato campagne di monitoraggio di tali composti nei 293 Comuni serviti, consentirà agli impianti di depurazione per gli scarichi civili di osservare i limiti molto restrittivi imposti dalla Regione Piemonte con la Legge Regionale 25/2021.

SU