lineaitaliapiemonte.it - 10 gennaio 2025, 10:25

Da Compagnia di San Paolo una nuova opportunità di volontariato per gli studenti universitari

Aperte le candidature per “In pari - Tutoring Online Program”, un’iniziativa di tutoring online per contrastare la povertà educativa e promuovere l’inclusione nelle aree interne

Da Compagnia di San Paolo una nuova opportunità di volontariato per gli studenti universitari

TORINO – Prende il via “In pari – Tutoring Online Program”, un’iniziativa innovativa di volontariato che unisce tecnologia e relazioni per ridurre il learning loss e promuovere l’inclusione educativa nelle aree interne.

Il progetto, promosso dalla Fondazione Ufficio Pio all’interno della Strategia Education del Gruppo Fondazione Compagnia di San Paolo, nasce in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo, la Fondazione per la Scuola e la Fondazione LINKS.

In pari adotta un modello di tutoring online uno-a-uno, tra pari. Gli studenti e le studentesse universitari affiancano ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di primo grado per 3 ore a settimana, per 12 settimane e 36 ore complessive. Il supporto dei tutor volontari riguarda materie fondamentali come l’italiano, la matematica e l’inglese, ma va oltre il semplice aiuto scolastico: l’obiettivo è rafforzare la motivazione, l’autostima e le competenze trasversali degli studenti.

«Stiamo attuando questa strategia valorizzando le competenze e le esperienze diversificate e complementari che le persone, gli enti e le unità del nostro gruppo hanno maturato negli anni, in stretta partnership con le autorità scolastiche ed accademiche, promuovendo sinergie con istituzioni locali, nazionali e internazionali» spiega afferma Marco Gilli, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.

“Impari e insegni”: un progetto che connette tecnologia e relazioni

L’obiettivo del progetto è duplice: da una parte, offrire un supporto personalizzato per studenti e studentesse delle scuole medie (tutee); dall’altra, promuovere la crescita personale e professionale dei giovani universitari che scelgono di diventare tutor volontari, vivendo un’esperienza di cittadinanza attiva.

Un’esperienza che permette di sviluppare soft skill e ottenere certificazioni Open Badge. “In pari”, il nome del progetto, richiama il peer-to-peer learning e, nella sua formulazione, gioca con il verbo "imparare", esplicitando l’apprendimento condiviso che caratterizza questa esperienza.

«In pari punta a trasferire il capitale culturale prodotto nei centri metropolitani-universitari verso gli studenti delle aree interne, dove le risorse educative spesso risultano limitate» aggiunge Franca Maino, Presidente della Fondazione Ufficio Pio. «Attraverso l’utilizzo della tecnologia, il tutoring online permette di creare relazioni educative significative anche in contesti caratterizzati da scarsità di servizi e stimoli».

"In pari" sarà anche oggetto di valutazione da parte delle Università di Harvard e Bocconi, in collaborazione con TOP Lombardia di Fondazione Cariplo, per analizzare l’impatto in termini di risultati ottenuti e di motivazione tra le ragazze e i ragazzi coinvolti.

Un’opportunità per studenti e studentesse universitari

Le sedi e i canali di comunicazione degli atenei torinesi saranno il veicolo principale della promozione dell’iniziativa. L’innovatività della proposta risiede, infatti, nella grande flessibilità organizzativa di orari e luoghi del volontariato: i tutor volontari potranno svolgere il tutoring nei giorni a loro più congeniali in modo da poter conciliare tale attività con gli impegni universitari e da qualsiasi luogo, così da essere aperta anche a studenti fuori sede che trascorrono periodi nei loro luoghi di origine.

«“In pari” è uno di quei progetti che permette al nostro ateneo di essere connesso e integrato nella società e nel caso specifico, di dialogare con le giovani generazioni grazie alla passione e all’entusiasmo della nostra comunità studentesca, il modo migliore per renderli protagoniste nei cambiamenti che stiamo vivendo» ha detto Stefano Corgnati, rettore del Politecnico di Torino.

«Gli studenti e le studentesse del nostro ateneo avranno l’opportunità di mettere le proprie competenze al servizio della comunità, diventando protagonisti di un’azione concreta contro la povertà educativa e per l’inclusione» afferma Stefano Geuna, Rettore dell’Università degli Studi di Torino.

Formazione e supervisione dedicata

I tutor partecipano a un percorso formativo strutturato, organizzato dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, che affronta temi di pedagogia, relazione educativa e potenziamento cognitivo. Inoltre, ogni coppia tutor-tutee è seguita da un supervisor dell’Ente di formazione ENGIM Artigianelli, che garantisce il monitoraggio e il supporto costante durante il percorso.

Un progetto per contrastare la dispersione scolastica

Il tutoring di In pari è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado dei comuni della Città Metropolitana di Torino. «Abbiamo coinvolto 23 Istituti Comprensivi delle aree più periferiche della Città Metropolitana, le quali a oggi hanno indicato oltre 600 tra ragazze e ragazzi della scuola secondaria di primo grado, candidati a ricevere l’aiuto di altre e altri studenti più grandi per migliorare il proprio rendimento scolastico» conclude Giulia Guglielmini, presidente della Fondazione per la Scuola.

Come candidarsi a tutor per In pari?

Gli studenti universitari interessati possono candidarsi compilando il questionario online disponibile sul sito ufficiale del progetto.

Non è richiesta una preparazione specifica, ma motivazione, entusiasmo, disponibilità a frequentare la formazione, prima online e poi in presenza, a Torino.

Per maggiori informazioni >> https://www.ufficiopio.it/programmi/volontariato/inpari/

Redazione

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