lineaitaliapiemonte.it - 02 gennaio 2025, 11:30

E siamo già ai saldi invernali: scontrino medio di 150 euro, in leggero aumento. Ma sarà un 2025 difficile

Da sabato i saldi. In Piemonte lo scontrino medio previsto a 150 euro, secondo Confesercenti, segna un leggero incremento che non si riscontrava da tempo. Per Ascom la spesa sarà di 138 euro a persona. Maria Luisa Coppa, presidente Ascom Concommercio Torino: “Rispetto agli anni passati i saldi invernali forse saranno meno smaglianti, anche perché arrivano troppo a ridosso di altri appuntamenti come il Blackfriday che, di fatto, anticipano gli sconti in prossimità del Natale”. Fra le preferenze capi spalla e calzature

E siamo già ai saldi invernali: scontrino medio di 150 euro, in leggero aumento. Ma sarà un 2025 difficile

Scontrino medio, 150 euro: se le previsioni saranno confermate, i saldi invernali – che iniziano a Torino e in Piemonte sabato prossimo, 4 gennaio, e proseguiranno fino al 1° marzo – potrebbero segnare un sia pure limitato aumento della spesa dopo varie stagioni (sia invernali, sia estive) caratterizzate da una diminuzione degli acquisti.

Acquisti in più o solo rimandati?

È quanto emerge dalla consueta indagine condotta fra i consumatori e i commercianti piemontesi dall’ufficio studi di Confesercenti in vista dei due mesi di sconti. E' l'opinione di Cofesercenti che mette però in luce l'ambivalenza del dato sull'abbigliamento. Secondo Micaela Caudana, presidente di Fismo-Confesercenti, l’associazione dei commercianti di questo settore, “queste previsioni si prestano a una doppia lettura: rinnovato interesse dei consumatori per i saldi, o acquisti a lungo rimandati che una parte di essi si può permettere solo se scontati. D’altra parte, secondo un nostro recente sondaggio sulle tredicesime, il 23% dei piemontesi ha messo da parte qualcosa della mensilità aggiuntiva da destinare agli acquisti di inizio 2025. Inoltre, sembra che questi saldi coinvolgeranno un numero maggiore di consumatori rispetto alle ultime stagioni”.

Budget e acquirenti

Quasi un piemontese su due (il 46%, contro il 44% dello scorso anno) acquisterà almeno un articolo in saldo e – come al solito – l’abbigliamento sarà privilegiato da oltre l’80% dei consumatori. Ma non verranno trascurati l’elettronica (tablet, giochi, tv, cellulari) e gli accessori per la casa. Il budget medio sarà intorno ai 150 euro, in aumento rispetto ai 130 dei saldi 2024.

Cosa si acquista

Dopo inverni particolarmente miti, le temperature un po’ più rigide di questi mesi dovrebbero indurre i consumatori a un ritorno ai capispalla: cappotti, giacconi, piumini risalgono nelle preferenze degli acquirenti. Tuttavia, la maggioranza continuerà a orientarsi su maglie e felpe (indicate dal 51%), gonne e pantaloni (31%), intimo (28%), pelletteria (cinture, accessori,

borse: 21%). In crescita le calzature, indicate dal 49% dei consumatori.

Meglio i negozi

Un altro fenomeno, già riscontrato durante il recente shopping natalizio, fa ben sperare i commercianti: il ritorno ai negozi di vicinato indicati da quasi 8 consumatori su 10 come luoghi in cui fare almeno un acquisto, contro il 54% che comprerà online. Dunque, si sceglieranno entrambi i canali, ma il punto vendita sotto casa sarà privilegiato. 

Preoccupazione per il 2025

“Dopo quelli del Natale – conclude Giancarlo Banchieripresidente di Confesercenti Piemonte – anche i numeri dei saldi sembrano indicare qualche piccolo elemento positivo: un risultato non scontato, se si tiene conto del rallentamento dell’economia, che rischia di essere aggravato dalla vicenda di Stellantis, del suo indotto e dalle tante altre crisi aziendali aperte in Italia: ciò non induce all’ottimismo per il 2025 e rischia di avere ripercussioni negative anche sul commercio, a Torino e in tutto il Paese”:

I dati secondo Ascom Confcommercio

Secondo le stima di Ascom Confcommercio saranno 16 milioni le famiglie italiane che si dedicheranno allo shopping nel periodo dei saldi con una spesa di circa 138 euro a persona e 307 euro a famiglia per un giro di affari di 4,9 miliardi di euro. A Torino e provincia la spesa stimata è di oltre 390 milioni di euro.

Saldi meno “smaglianti”?

Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia: “I saldi rimangono un momento importante non più solo per abbigliamento ed accessori ma anche per altri comparti, come l’intimo, il tessile, l’arredo e gli accessori per la casa, fino alla tecnologia e agli elettrodomestici. Rispetto agli anni passati i saldi invernali forse saranno meno smaglianti, anche perché arrivano troppo a ridosso di altri appuntamenti come il Blackfriday che, di fatto, anticipano gli sconti in prossimità del Natale. Ma non va dimenticato che sono numerosi i negozi che adottano politiche di qualità e di serietà verso i clienti durante l’anno, lasciando ai saldi il momento magico dello sconto.

Non è semplice fare previsioni per la stagione dei saldi, ma possiamo osservare che gli acquisti natalizi sono stati poco orientati su cappotti e capi pesanti e potranno lasciare ai saldi occasioni interessanti per un’ampia fascia di clientela. Per chi è rimasto in città sabato l’occasione sarà ghiotta».

Oggi si punta al necessario

«Con il commercio anche i saldi stanno cambiando - evidenzia Roberto Orecchia, presidente del Gruppo Moda di Ascom Confcommercio Torino e provincia -. Rispetto a 10 anni fa, quando i clienti aspettavano i saldi per comprare quel capo in più che diventava accessibile con il 30 o 40% di sconto, oggi si punta all’acquisto del ‘necessario’ per la vita quotidiana. Soprattutto per la fascia media e per chi non vuole il fast fashion, il saldo significa poter acquistare capi di qualità da indossare tutti i giorni. Si venderanno sicuramente pantaloni, camicie, maglie, giubbotti, giacconi da usare ancora in stagione”.

Redazione

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