lineaitaliapiemonte.it - 13 dicembre 2024, 14:23

Cittadini stranieri, crescono le presenze nell'area della Città metropolitana di Torino

Sono soprattutto donne e uomini che provengono da Paesi europei. A Torino la più alta concentrazione di stranieri non europei. I numeri del rapporto 2023 curato da Ires Piemonte e Università di Torino

Cittadini stranieri, crescono le presenze nell'area della Città metropolitana di Torino

TORINO - Sono 135.753 i cittadini e le cittadine straniere che vivono stabilmente a Torino, il 15,8% della popolazione residente a fine 2023 (860.973) dato in lieve incremento sull’anno precedente (+ 0,2%) che rappresenta la presenza più elevata negli ultimi otto anni.

La città di Torino accoglie nel 2023 il 59% delle persone straniere nella città metropolitana: si tratta di adulti e minori, uomini e donne provenienti in particolare da Romania, Marocco, Perù, Cina, Nigeria, Egitto, Albania, Filippine, Bangladesh e Iran.  

Il quadro dell’immigrazione nel territorio della città metropolitana di Torino nel 2023 si compone di 221.169 persone (il 10% del totale dei residenti) dato sostanzialmente in crescita nel confronto tra il 2019 e il 2023, nonostante il lieve calo registratosi in seguito alla pandemia da SARS-CoV-2.

È quanto emerge dal XXVI Rapporto dell’Osservatorio Interistituzionale sulle persone straniere nella città metropolitana di Torino, curato da IRES Piemonte e Università di Torino e coordinato dalla Prefettura.

Si tratta di una pluralità anzitutto europea (55%) ovvero composta da cittadini dell’UE (45%) e di altri paesi non UE, ma sempre europei (10%) e poi definita da chi proviene da altri continenti.

Cala il numero dei giovani stranieri under 29 che si attestano a poco meno di ottantamila unità, delineando negli ultimi cinque anni una generale cristallizzazione e cala pertanto il tasso dei giovani stranieri in rapporto con la popolazione straniera nel suo complesso scendendo di due punti percentuali rispetto al 2019. 

I numeri del rapporto

La sostanziale stabilizzazione del numero di cittadini stranieri presenti è corroborata dai dati in aumento delle istanze di cittadinanza (2.005 nel 2019; 3.743 nel 2023) e dalle richieste di ricongiungimento che nello stesso periodo passano da 1.443 a 1.519. Unico dato in controtendenza, quello relativo ai minori stranieri non accompagnati (MSNA) in forte aumento nel 2023 (834 +206% rispetto ai 272 del 2019) che ha richiesto interventi inediti ed ha influito sulle capacità del sistema di accoglienza di offrire e sviluppare azioni volte all’integrazione.

Leggermente in diminuzione i permessi di soggiorno validi 135.500 (-1,45%) rispetto allo scorso anno, pressochè stabili le richieste di asilo politico, 3.659.  

Anche il trend dell’imprenditoria straniera continua ad evidenziare un contributo all’economia del territorio crescente, in grado di rappresentare un tratto ulteriore di stabilizzazione con 32.038 imprese di origine straniera nel territorio metropolitano, che rappresentano il 5% della presenza in Italia e oltre il 61% di quella regionale.

Il tessuto territoriale

Ciò avviene all’interno di un territorio che ha saputo nei decenni costruire e promuovere opportunità di accompagnamento, orientamento e riconoscimento delle trasformazioni che l’arrivo prima di adulti, poi di famiglie e minori hanno prodotto.

«Le sfide da affrontare sono molte – ha spiegato il prefetto di Torino Donato Cafagna – e il Rapporto è importante, proprio perché rappresenta la naturale evoluzione del processo di collaborazione e confronto avviato con l’elaborazione del Piano Territoriale di Governance del fenomeno immigrazione, elaborato con i soggetti istituzionali e del privato sociale e pubblicato nel dicembre del 2023».

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