lineaitaliapiemonte.it - 21 novembre 2024, 12:36

Nasce il primo Centro Neuro-Urologico per il Parkinson – CNUP presso l’Unità Spinale della Città della Salute di Torino

La Neuro-Urologia della Città della Salute di Torino, che da più di 30 anni si occupa delle disfunzioni urologiche in generale e delle persone affette da problemi neurologici, ha attivato un ambulatorio neuro-urologico dedicato ai malati di Parkinson

Nasce il primo Centro Neuro-Urologico per il Parkinson – CNUP presso l’Unità Spinale della Città della Salute di Torino

E’ nato il primo Centro Neuro-Urologico per il Parkinson, presso l’Unità Spinale di Torino. La collaborazione della Neuro-Urologia della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Alessandro Giammò) con l’Associazione Italia Parkinsoniani nasce dalla constatazione della mancanza di un ambito di approfondimento specifico riguardo le disfunzioni urologiche delle persone affette da malattia di Parkinson. Al fine di colmare tale gap, la suddetta Neuro-Urologia, che da più di 30 anni si occupa delle disfunzioni urologiche in generale e, in particolare, delle persone affette da problemi neurologici, ha attivato un ambulatorio neuro-urologico dedicato. Questo ambulatorio, unico nell’ambito regionale, vuole semplificare l’accesso alle cure, evitando una dispersione o un pellegrinaggio dei pazienti presso strutture non specializzate su tali tematiche.

La diffusione del Parkinson

Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce in Italia circa 300.000 persone. La prevalenza è di circa 0,3% nella popolazione generale e circa l'1% nei soggetti di età superiore ai 60 anni.

Si stima che in Piemonte ne siano affette circa 20.000 persone, numero destinato ad aumentare nei prossimi anni a causa dell’aumento della spettanza di vita. Infatti il morbo di Parkinson è più comune tra gli anziani, anche se può colpire anche in età più giovanile. Ogni anno si registrano circa 6.000 nuovi casi, con un'incidenza circa 2 volte maggiore negli uomini rispetto alle donne.

La malattia causa gravi disturbi motori e del sistema nervoso autonomo a livello di molti organi ed apparati, tra i quali il basso apparato urinario e quello sessuale.

Si ritiene, infatti, che fino al 60-70% dei pazienti con Parkinson possa sperimentare qualche forma di incontinenza urinaria durante il corso della malattia, circa il 30-40% una ritenzione urinaria. Circa il 50% presenta nicturia, ossia minzioni notturne frequenti, e circa il 50-70% riferisce disfunzione erettile ed altri problemi sessuali.

La collaborazione con la rete del Parkinson

La Neuro-Urologia dell’Unità Spinale della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Alessandro Giammò) ha intrapreso una collaborazione con la Neurologia universitaria diretta dal professor Leonardo Lopiano (Centro di riferimento regionale esperto di terzo livello per la malattia di Parkinson) e con la Rete consolidata del Parkinson che opera in Piemonte. Una collaborazione finalizzata alla realizzazione di un progetto per un Centro sulle disfunzioni dell’area pelvica (urinarie, genito-sessuali ed ano-rettali) nel Parkinson.

Cosa prevede il progetto

Il progetto prevede un piano di sviluppo scientifico ed un piano clinico-assistenziale. Riguardo all’aspetto assistenziale, per dare una risposta alle necessità assistenziali urologiche specifiche, la Neuro-Urologia ha attivato un ambulatorio neuro-urologico dedicato presso il 1° piano dell’Unità Spinale di Torino (Centro Neuro-Urologico per il Parkinson – CNUP). Il Centro prevede la visita neuro-urologica, la visita neuro-andrologica e la diagnostica funzionale avanzata rappresentata dall’urodinamica, video-urodinamica e gli studi neuro-uro-fisiologici. Questo ambulatorio vuole semplificare l’accesso alle cure e fungere da Hub dedicato che agisca in sinergia e collaborazione con le Strutture di Neurologia, rientranti nella Rete consolidata che si occupa della presa in carico del Morbo di Parkinson. A tal fine è stato avviato l’iter per l’implementazione del Centro nell’ambito dei Percorsi di salute (PSDTA) relativi al Parkinson.

Molto importante è stata la condivisione del progetto con l'Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP) e con l’Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte (AAPP), rappresentate dal dottor Ubaldo Pilotto, con cui sono stati organizzati anche degli eventi rivolti alla popolazione.

Redazione

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