lineaitaliapiemonte.it - 18 ottobre 2024, 15:53

Corsi di falconeria per allontanare gli stormi e garantire la sicurezza degli aeroporti

A causa degli uccelli il “bird strike” può provocare il blocco dei motori, mettendo seriamente a rischio i decolli e gli atterraggi degli aerei

Corsi di falconeria per allontanare gli stormi e garantire la sicurezza degli aeroporti

TORINO - La Città metropolitana di Torino ha fissato i nuovi criteri per l’organizzazione dei corsi di formazione in materia di falconeria. Pur sembrando una pratica di caccia obsoleta in realtà può rivelarsi importante per garantire la sicurezza in contesti particolarmente delicati, come le piste di decollo e atterraggio degli aerei.

Negli aeroporti sono spesso presenti popolazioni di storni, gabbiani, piccioni, corvi e passeracei e i motori a reazione degli aerei possono risucchiare al proprio interno numerosi uccelli. Il cosiddetto fenomeno del “bird strike” può provocare il blocco dei motori, mettendo seriamente a rischio i decolli e gli atterraggi. A Caselle come in altri aeroporti italiani operano esperti falconieri, i cui rapaci addestrati allontanano gli uccelli che potrebbero causare problemi ai velivoli.

«Il regolamento che abbiamo adottato recentemente garantisce che i corsi per i falconieri potranno essere organizzati solo da enti di formazione accreditati presso la Regione Piemonte o da associazioni formalmente costituite» spiega il consigliere metropolitano delegato all’ambiente e alla tutela della fauna, Alessandro Sicchiero. «Dobbiamo assicurarci che chi organizza tali corsi abbia a cuore la gestione e il benessere degli animali allevati, la crescita professionale e l’aggiornamento dei detentori di rapaci».

L'organizzazione dei corsi

I corsi organizzati sotto la vigilanza della Città metropolitana di Torino devono avere una durata di 40 ore, di cui almeno 20 costituite da prove pratiche. Le materie di studio sono la normativa di riferimento, la biologia e l’ecologia dei rapaci, il riconoscimento della specie, le tecniche base di addestramento e di allevamento, la corretta gestione igienico-sanitaria dei soggetti, il benessere animale, le esigenze ambientali e alimentari.

Le singole lezioni teoriche devono avere una durata non superiore alle 3 ore consecutive e una frequenza almeno bisettimanale. Per ogni corso è previsto un registro delle presenze dei docenti e degli allievi che, al termine della formazione, dovrà essere consegnato all’Unità specializzata Tutela fauna e flora della Città metropolitana di Torino per la conservazione agli atti d’ufficio.

Ogni singolo corso deve essere tenuto da un minimo di tre a un massimo di sei docenti qualificati, di cui almeno uno laureato in scienze veterinarie, o naturali, o biologiche ad indirizzo faunistico.

Per informazioni

Enti e associazioni interessate all’organizzazione e gestione dei corsi devono presentare una domanda all’Unità specializzata Tutela fauna e flora della Città metropolitana di Torino, corso Inghilterra 7, 10138 Torino, telefono 011-861.69.35, e-mail infofauna@cittametropolitana.torino.it, allegando il programma del corso, la ripartizione delle materie, la durata, gli orari e le sedi in cui si terranno le lezioni teoriche e le prove pratiche.

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