TORINO - Stanno per arrivare in Piemonte 40 mila dosi di vaccino anti Blue tongue provenienti dalla Spagna, per le quali è stata è richiesta e ottenuta l'autorizzazione ministeriale all'utilizzo sul territorio nazionale. Ne danno notizia gli assessori regionali alla Sanità Federico Riboldi e all'Agricoltura Paolo Bongioanni.
La vaccinazione sarà su base volontaria e i costi saranno a carico degli allevatori. La Regione sta valutando la possibilità di rimborsare attraverso le Asl una parte del costo del vaccino sostenuto dagli allevatori.
Commenta l'assessore all'agricoltura Paolo Bongioanni: «grazie a questa massiccia disponibilità possiamo dare il via a una tempestiva fase di immunizzazione e salvaguardia del nostro patrimonio zootecnico, esorto i nostri allevatori ad aderire alla campagna vaccinale e – come per la Psa – a porre in atto tutte le misure di biosicurezza per limitare il contagio».
Spiega l’assessore alla Sanità Federico Riboldi: «in questa fase, riteniamo possa essere una soluzione utile per affrontare una situazione che desta preoccupazione, ribadiamo la volontà di collaborare con le organizzazioni agricole e con gli operatori del settore per salvaguardare un comparto di fondamentale importanza per l’economia del territorio».
Come si manifesta la "lingua blu"
A differenza della peste suina africana, il virus della Blue tongue non viene trasmesso da animale infetto ad animale sano ma attraverso una piccola zanzara, la Culicoide che punge il singolo animale infettandolo.
L’insetto colpisce anche i bovini con effetti non mortali, ma infligge i danni maggiori a ovini e caprini. Un settore che in Piemonte conta attualmente circa 72.000 caprini e 125.000 ovini distribuiti complessivamente in 5.300 allevamenti. I casi di Blue tongue registrati in Piemonte finora sono stati 314 fra accertati e sospetti.
Il sierotipo rilevato sinora è il BTV8. La disponibilità di 40 mila dosi di vaccino consentirà una significa profilassi anche sul patrimonio zootecnico bovino.