Ci sono cose che si fatica a comprendere.
Meloni e Salvini hanno vinto le elezioni con slogan su "Ruspe" e "Blocco navale", lasciando intendere che il contenimento dell'immigrazione illegale fosse al primo posto del loro programma.
Ora, a un anno dalla vittoria elettorale, gli sbarchi si susseguono con una frequenza record e di ricollocamenti non se ne vedono.
Eppure proprio Salvini, da ministro dell'interno aveva dimostrato che fermare il traffico era possibile, finendo però sotto processo per averlo fatto.
Se la Magistratura è il problema, a maggior ragione l'atteggiamento di oggi, con una maggioranza parlamentare solida e coesa, appare incomprensibile.
La magistratura applica/interpreta le leggi fatte dal Parlamento, e sarebbe abbastanza semplice emanare nuove norme sulla gestione dei flussi migratori, chiare ed univoche, che disinneschino i magistrati ideologizzati.
Lo si potrebbe fare anche senza arrivare a toccare la Costituzione che li protegge (cosa che andrebbe comunque fatta anche senza l'approvazione dei 2/3 del Parlamento, con maggioranza semplice e referendum popolare, perchè di questa intoccabilità dei magistrati con relativi privilegi, davvero non se ne può più)
E invece niente, gli sbarchi di invasione continuano copiosi nell'indifferenza del governo che si limita ad un timido pressing sulla UE con i partner che gli fanno pernacchie, e con la magistratura che pare non toccare questo losco traffico arrivando perfino a vietare l'uso della parola "Clandestini" in virtù di una fantasiosa interpretazione del significato etimologico del termine.
Addirittura in seno al governo si starebbe discutendo sul trasferimento dei migranti in Basilicata e Sardegna perchè sono "Regioni poco popolate" (fonte Tg5).
Probabilmente esisteranno ostacoli derivanti da impegni internazionali sottoscritti dai governi precedenti, ma se è così la Meloni dovrebbe dirlo chiaramente agli italiani, perchè non facendolo risulta inadempiente agli impegni elettorali presi, e per di più collaborazionista di quel disegno di distruzione dell'identità del Paese che da opposizione denuncia da sempre.
Va comunque ricordato che qualsiasi trattato internazionale non è mai eterno, e può sempre essere disdetto o piegato alle necessità del momento, come ha dimostrato ad esempio il premier ungherese Orban, e come ha dimostrato negli anni la Germania che ha manipolato i conti pubblici a proprio uso e consumo non includendovi l'esposizione del Lander che in un paese federale sono la parte più rilevante del debito.
Quindi cara Giorgia: se ci sei batti un colpo.