“Pur sapendo che queste classifiche hanno un valore assai relativo e non costituiscono una fotografia precisa del reale, tuttavia un arretramento così marcato deve preoccupare e far riflettere”. Esordisce così Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino, a proposito del rapporto sulla qualità della vita realizzato da Italia Oggi in collaborazione con l’Università La Sapienza, secondo il quale Torino passa dalla 19esima alla 54esima posizione. Gli ultimi week end per la città sono andati bene, buona notizia ma “non vorremmo che l’ubriacatura di “eventi” che la città sta fortunatamente vivendo faccia dimenticare ciò che non funziona, dalle tante micro e piccole imprese per esempio del manifatturiero che si arrendono a fronte dei costi dell’energia, alle periferie e al lavoro che non c’è” sottolinea De Santis. Che prova a fare un'ipotesi: “Probabilmente la retrocessione di Torino al 54° posto è il risultato della Giunta passata, un impegno tutto all’insegna della ‘decrescita felice”. Ora non resta che attendersi dall'amministrazione Lo Russo un cambio di passo: “Chi come noi, artigiani e piccoli imprenditori, pagano il prezzo infelice di questa decrescita, ci attendiamo dal Sindaco Lo Russo una maggiore incisività, finora mancata. Benissimo i grandi eventi culturali, sportivi, enogastronomici, ma servono segnali concreti anche in altri ambiti. Dal sostegno alle imprese alla viabilità. Un settore, quest’ultimo, dove regna o l’immobilismo (Ztl, trasporto pubblico locale) o la prosecuzione delle politiche passate (piste ciclabili). Occorre cambiare passo. È passato un anno dalle elezioni: Lo Russo e i suoi assessori hanno avuto il tempo per studiare i dossier e capire i problemi. Bene, cominciamo a risolverli. Ci aspettiamo uno scatto di orgoglio. Così Torino migliorerà anche nella classifica sulla qualità della vita”. Si attende dunque un “cambio di passo”. Resta da capire verso quale direzione.