lineaitaliapiemonte.it - 03 giugno 2022, 15:58

Eccesso di medici e impiego di “scarti”? Sindacati medici novaresi sul piede di guerra

Le parole attribuite durante un convegno al rettore dell'Università del Piemonte Orientale, Giancarlo Avanzi e le affermazioni che sarebbero state fatte dal direttore della Sanità piemontese, Mario Minola, durante un convegno sul Covid, riportate da La Stampa, hanno scatenato i sindacati novaresi: “Identificare come “scarto” un collega che non ha superato un test e dire che le corsie si riempirebbero di medici che “non sanno nemmeno visitare un paziente” è offensivo della dignità di colleghi laureati e abilitati alla professione medica”. Il il segretario regionale di Confintesa Ugs Medici (nonché responsabile di Malattie Infettive proprio all'ospedale di Novara), Pietro Luigi Garavelli scrive alla direzione dell'azienda per chiedere chiarimenti sulla vicenda così come riportata dagli organi di stampa

Eccesso di medici e impiego di “scarti”? Sindacati medici novaresi sul piede di guerra

“L'aumento del numero dei posti nelle scuole di specializzazione favorirà l’ingresso in specialità degli “scarti”, cioè di quei medici che non sono entrati in specialità nei concorsi precedenti”. Così, secondo quanto riportato da La Stampa e da Lo Spiffero, il professor Gian Carlo Avanzi, Rettore dell’Università del Piemonte Orientale durante un convegno su sanità e pandemia nella città di Novara, convegno a cui ha partecipato anche Mario Minola, direttore regionale della sanità.

L'affermazione riportata dal quotidiano ha immediatamente scatenato i sindacati medici di Novara che in un comunicato firmato dai rappresentanti sindacali aziendali di Novara, Anaao, Cimo, Aaroi-Emac, Uil.Fpl stigmatizzano con indignazione e durezza le parole del Rettore: “Identificare come “scarto” un collega che non ha superato un test e dire, come il Professore Avanzi ha poi proseguito, che le corsie si riempirebbero di medici che “non sanno nemmeno visitare un paziente” è offensivo della dignità di colleghi laureati e abilitati alla professione medica. Abbiamo anche appreso che in Piemonte ci sarebbe un eccesso di medici, parole del Direttore regionale della Sanità e Welfare dott. Minola. Anche il Rettore Avanzi è su questa linea affermando che di medici negli ospedali ce n’è a sufficienza. Affermazioni come queste lasciano davvero senza parole, soprattutto se fatte da un amministratore regionale che sa perfettamente che i piani triennali del personale che le aziende piemontesi presentano lasciano puntualmente vuote le posizioni attese. Ben dovrebbe sapere Minola che nelle corsie i medici fanno fatica a usufruire delle ferie e dei riposi. Inoltre a medici specialisti in altre discipline viene imposta una turnazione al DEA dal momento che non ci sono medici specialisti in questa branca: in quasi tutti i DEA del Piemonte per la copertura dei turni da anni si fa ricorso a cooperative che procurano medici che hanno esperienze diverse e non sempre legate all’urgenza e tra questi ci sono medici non specialisti, proprio quelli che il Rettore Avanzi considera degli “scarti” e che operano anche nel Dea che egli stesso dirige”. E ancora, recita il comunicato: “Le parole dette durante il convegno sembrano dire che andrà tutto bene grazie ai fondi del Pnrr e l’arrivo del nuovo ospedale, ma dagli amministratori pubblici della sanità piemontese e novarese in particolare, vorremmo parole veritiere sullo stato delle cose, vorremmo sentire maggiore vicinanza al personale che in questi anni ha lavorato duramente e che per credere che andrà tutto bene ha bisogno di chiarezza e condivisione delle scelte future”.

Insomma le affermazioni attribuite a Avanzi e Minola hanno scatenato un putiferio nella sanità piemontese a cui non si sottrae il segretario regionale di Confintesa Ugs Medici (nonché responsabile di Malattie Infettive proprio all'ospedale di Novara), Pietro Luigi Garavelli che in una mail inoltrata questa mattina alla direzione generale dell'ospedale di Novara, “facendo seguito in particolare ad alcune dichiarazioni verosimilmente attribuibili al Prof. Giancarlo Avanzi, che è non solo Rettore, ma anche dipendente della Azienda "Maggiore della Carità" di Novara in qualità di Direttore della SC MECAU”, chiede come rappresentante sindacale e quindi portatore di interessi collettivi, “come l'azienda stessa intenderebbe porsi nei confronti di questa vicenda”.

Al momento tutti si aspettano chiarimenti ma anche una presa di posizione dello stesso assessore alla Sanità Icardi di cui al momento non è pervenuta ancora la posizione.

Redazione

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