A un anno dalla tragedia del Mottarone che costò la vita a 14 persone, nella zona la sensazione è di desolazione. Da un lato la richiesta di una rapida giustizia su quanto accaduto è la richiesta dei parenti delle vittime, cui un anno di tempo non ha minimamente lenito il dolore, dall'altro c'è un comprensorio turistico che sta morendo. Per ricordare quanto accaduto ma accendere anche una luce sul destino degli operatori turistici del comprensorio, Italexit per l'Italia, presente con il senatore Martelli, il coordinatore regionale Luciano Bosco e i coordinatori provinciali Roberta Pirali e Paul Rosette ha organizzato una fiaccolata: obiettivo sensibilizzare i politici locali e nazionali che il Mottarone in quanto comprensorio turistico sta morendo.
Si tratta di 7 alberghi e ristoranti, 2 scuole di sci, 1 negozio, 1 slittovia, 1 seggiovia. Oltre 100 famiglie trovavano lavoro presso queste attività. “Ad un anno dalla tragedia della funivia abbiamo riscontrato, parlando con gli esercenti, una situazione di crisi economica gravissima. La politica, al di là di qualche modestissimo ristoro non ha fatto nulla. La funivia, che ricordiamo, portava sul Mottarone migliaia di persone all'anno, è di proprietà pubblica e non è stata sostituita da nulla... Questo territorio, senza un'intervento dello stato, è destinato a morire. Italexit per l'Italia, nella persona del senatore Martelli, interverrà sul commissario straordinario nominato per capire qual'e la situazione” hanno affermato i referenti del partito.