La colomba batte le uova di cioccolato e si classifica come dolce preferito delle feste anche se in più di quattro famiglie su 10 (41%) si preparano quest’anno in casa i dolci tipici della Pasqua, anche per effetto del caro prezzi scatenato dalla guerra. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ sulla Pasqua degli italiani in cui si evidenzia che la colomba è presente nel 71% delle tavole, cinque punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata che non mancherà nel 66% delle case.
In Piemonte ad andare per la maggiore è anche il Salame del Papa, un goloso salame di cioccolato, tipico soprattutto della zona di Alessandria e delle Langhe, viene consumato nel periodo quaresimale e pasquale. Secondo una curiosa leggenda, infatti, nei secoli passati, durante la Quaresima, il consumo di dolci era proibito, così i cuochi inventarono questo singolare salame per soddisfare comunque il desiderio di dolcezza della propria clientela. L’impasto va preparato lavorando il burro morbido con zucchero a velo e poi aggiungendo cacao, uova, biscotti secchi sbriciolati, nocciole Piemonte Igp e rhum. Dopo avergli dato la forma di un salame, va fatto riposare in frigorifero per almeno mezza giornata e poi può essere gustato.
“C’è una tendenza al ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione, spinta anche dal caro prezzi che non ha risparmiato i prodotti di pasticceria – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. La guerra, oltretutto, sta dimostrando quanto sia fondamentale ridurre sensibilmente la dipendenza dall’estero per questo è ancora più importante creare, come abbiamo fatto in Piemonte, progetti di filiera che possano valorizzare le nostre produzioni, come il grano. Grano Piemonte, lanciato insieme al Consorzio Agrario del Nord Ovest, tramite il quale sono già stati seminati oltre 6 mila e 500 ettari, ha lo scopo di ottenere prodotti da forno veramente prepararti con la farina del territorio per rispondere anche alle esigenze dei consumatori che sono sempre più attenti alla provenienza degli ingredienti. Per questo auspichiamo che l’agroindustria possa essere sempre più attenta ad impiegare nelle produzioni dolciarie, come la tipica colomba pasquale, il grano coltivato in Piemonte”.