lineaitaliapiemonte.it - 26 ottobre 2021, 23:47

Stellantis: siglato l'accordo con i sindacati per il polo di Torino ma la Fiom dice no

Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr hanno siglato l'accordo per il polo industriale Stellantis di Torino. Fim: positivo accordo, con garanzie industriali e occupazionali per il Polo produttivo di Torino; Marinelli-Lazzi (Fiom): non firmiamo l'accordo che sancisce la chiusura della Maserati di Grugliasco

Stellantis: siglato l'accordo con i sindacati per il polo di Torino ma la Fiom dice no

Dichiarazione Ferdinando Uliano segretario nazionale Fim-Cisl e Davide Provenzano segretario generale Fim Torino: “Con questo accordo abbiamo costruito le garanzie industriali e occupazionali per il Polo di Torino. Il consolidamento delle produzioni Maserati a Mirafiori, affiancato da un impegno preciso di garanzia sull’investimento a partire dal 2024 della futura piattaforma elettrica folgore di Maserati, che consentirà un ammodernamento a tutte le auto Maserati con nuove motorizzazione, assegna una prospettiva al sito produttivo e le condizioni per avere delle certezze sugli aspetti occupazionali. La conferma degli investimenti previste dal piano 2019, comportano per Torino la partenza delle due nuove Maserati Gt e Gc. L’accordo prevede la partenza produttiva di Gt Gc a partire dal 2022, con versione full-elettric per il 2023, ed è stato precisato che la nuova linea produttiva dei modelli Maserati e quella della 500e manterrà l’attuale capacità produttiva. La linea della 500e tornerà su due turni raddoppiando l’attuale produzione dal 10 gennaio 2022. I restanti lavoratori diretti di Grugliasco verranno collocati sulle due linee di Mirafiori, questa operazione avverrà dal fermo produzione di Agap previsto per 17.12 e partenza produzione del 2^ turno della 500 previsto il 10.1 e la partenza di Ghibli e Quattroporte previsto il 17 di gennaio 2022.

La Lastratura di Grugliasco cesserà nel 2024, perché verra’ potenziata la Lastratura nel sito di Mirafiori. Per i lavoratori impiegati verranno anche esaminate possibilità di utilizzo in altri ambiti lavorativi del perimetro Torinesi. Si è ribadito inoltre che il piano non comporterà esuberi strutturali.

L’accordo sindacale ha definito alcuni aspetti di sostenibilità sociale per noi importanti. Verrà predisposto un piano di formazione professionale che riguarderà tutti i lavoratori di Grugliasco e Mirafiori, in modo di consentire la potenzialità di competenze professionali sulle due linee produttive. Questo consentirà di tutelare le attuali professionalità e competenze ed eviterà che alcuni lavoratori siano più penalizzati di altri nell’utilizzo degli ammortizzatori sociali. L’accordo ha previsto una tutela riguardante la maturazione dei ratei nei casi di utilizzo degli ammortizzatori sociali. L’azienda si è impegnata inoltre ad avere un’attenzione specifica ai lavoratori a ridotte capacità Lavorative. Sui temi relativi all’organizzazione del lavoro e sull’ergonomia verranno esaminati e affrontati dalle Rsa nei singoli plant.

In sede di incontro abbiamo inoltre ribadito sulla necessità di affrontare nei prossimi incontri anche gli altri aspetti legati agli enti centrali e di ricerca presenti nel perimetro torinese, per avere le garanzie di prospettive per il futuro di quegli ambiti della ricerca e progettazione fondamentali per le realtà Stellantis del nostro paese. È indispensabile inoltre proseguire nei prossimi incontri presso il Mise il confronto su tutte le altre realtà produttive e non del Gruppo”.

Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil e Edi Lazzi, segretario generale Fiom-Cgil Torino:"Abbiamo detto già in sede ministeriale che non condividiamo questo modo di procedere sito per sito poiché bisogna avere una visione complessiva del piano che Stellantis ha per l'Italia. Non è sufficiente dichiarare che non ci saranno esuberi e non dare prospettive con nuovi investimenti, nuove produzioni e volumi sufficienti a saturare gli attuali addetti. "In questi anni la riduzione del personale c'è stata ed è ancora in corso con figure professionali importanti che stanno lasciando la vecchia Fiat depauperando di conoscenze e saper fare aziendali. A Torino non ci sono solo la Carrozzeria e la Maserati, ci sono diversi settori come la Meccanica che produce i cambi, gli impiegati degli Enti Centrali, le Presse e a cascata tutte le ripercussioni sull'indotto e quindi, a maggior ragione, serve un piano generale che l'azienda non ha fornito. Viceversa viene confermata la chiusura di uno stabilimento, questo per noi è un fatto grave. Si procede infatti verso una riduzione sostanziale della capacità produttiva senza dare reali garanzie per il futuro". "L'accordo prende atto di una scelta aziendale da noi non condivisa e contratteremo per evitare effetti negativi sui lavoratori e sul loro salario. Per queste ragioni non abbiamo sottoscritto l'accordo. Nei prossimi giorni saremo impegnati a fare le assemblee in tutte le realtà del gruppo Stellantis e nelle fabbriche dell'indotto per fare il punto con le lavoratrici e i lavoratori e decidere cosa fare per evitare che questo continuo declino ci conduca alla sparizione dell'industria dell'auto nel nostro territorio. È inaccettabile l'assenza di ruolo del Governo in un momento così complesso per gli stabilimenti italiani di Stellantis e per il settore".

Redazione

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