lineaitaliapiemonte.it | 24 aprile 2025, 12:03

"IG NO FOOD", arriva il marchio europeo per proteggere le produzioni artigianali locali

Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino: «il manifatturiero artigiano artistico realizza, prevalentemente con tecniche manuali ad alto contenuto professionale, manufatti tradizionali di altissima qualità e di elevato valore estetico, che meritano, di certo, la protezione che sarà data dall’Indicazione Geografica»

"IG NO FOOD", arriva il marchio europeo per proteggere le produzioni artigianali locali

La nuova norma europea consentirebbe una inequivocabile identificazione dell’origine dei prodotti e delle lavorazioni e rappresenta il primo passo verso una protezione più solida dei prodotti artigianali locali e del resto d’Italia.

TORINO - Dal prossimo 1° dicembre anche le eccellenze dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale Made in Piemonte e Made in Italy saranno ancora più tutelate e protette dal nuovo marchio di qualità europeo Indicazione Geografica Protetta (IGP), un riconoscimento finora riservato ai soli prodotti agroalimentari, indispensabile anche contro le contraffazioni e falsificazioni dei prodotti.

Dal prossimo dicembre, quindi, anche le imprese artigiane torinesi e piemontesi dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale, avranno l’opportunità di tutelare i propri prodotti e di veder riconosciuta la specificità valoriale delle lavorazioni, presentando una domanda di registrazione di Indicazione Geografica Protetta (IGP).

La novità, introdotta dal Regolamento (UE) 2023/2411, amplia lo storico sistema di tutela delle indicazioni geografiche, estendendolo per la prima volta a quei manufatti la cui qualità, reputazione o caratteristiche sono fortemente legati a un’origine geografica specifica.

Per poter beneficiare della registrazione IGP, i prodotti dovranno rispettare tre requisiti fondamentali: essere originari di un luogo, una regione o un Paese specifico; possedere una qualità, reputazione o altra caratteristica essenzialmente attribuibile alla loro origine geografica; prevedere che almeno una fase della produzione avvenga nella zona geografica delimitata.

«Con questo nuovo strumento avremo, finalmente, un riconoscimento giuridico e commerciale delle competenze tradizionali e dell’identità culturale dei territori – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – che garantirà trasparenza e qualità ai consumatori e contribuirà in modo concreto alla difesa del Made in Italy e Made in Piemonte. L’artigianato artistico, inoltre, costituisce un grande patrimonio culturale ed economico e rappresenta nel mondo l’emblema del gusto, della creatività, dell’unicità del made in Piemonte. Per la sua capacità di essere pezzo unico e su misura è per la nostra regione un’enorme risorsa creativa e reattiva contro l’omologazione del gusto indotta dalla globalizzazione e rappresenta la difesa della memoria, dell’identità e della diversità».

Confartigianato ha sempre evidenziato come sia necessario, soprattutto, intensificare le attività di formazione e informazione alle imprese e ai consumatori sui danni provocati dalla contraffazione, sulla difesa della proprietà intellettuale e industriale, sulla tutela del made in Italy.

«La nuova norma europea è utile perché consentirebbe una chiara e inequivocabile identificazione dell’origine dei prodotti e delle lavorazioni – conclude De Santis – e rappresenta il primo passo verso una protezione più solida dei prodotti artigianali locali e del resto d’Italia. Il manifatturiero artigiano artistico realizza, prevalentemente con tecniche manuali ad alto contenuto professionale, manufatti tradizionali di altissima qualità e di elevato valore estetico, che meritano, di certo, la protezione che sarà data dall’Indicazione Geografica».

Cosa prevede il Regolamento Europeo

Il Regolamento (UE) 2023/2411, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 27 ottobre 2023 ed entrato in vigore il 16 novembre 2023, sarà applicabile in tutti gli Stati membri dal 1° dicembre 2025. Il nuovo regime prevede un sistema uniforme di registrazione, protezione e controllo delle IGP per i prodotti artigianali e industriali. A differenza del settore agroalimentare, la competenza a livello europeo è affidata all’EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale), mentre la Commissione europea manterrà un ruolo solo nei casi particolari.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di concerto con Regioni e associazioni di categoria, è attualmente impegnato nell’attuazione delle misure nazionali necessarie a garantire l’operatività del sistema, inclusa la nomina dell’autorità competente per la fase nazionale, l’adozione del regime sanzionatorio e la digitalizzazione delle procedure di deposito, esame e opposizione.

La legge 27 dicembre 2023, n. 206 (“Legge quadro per la valorizzazione, promozione e tutela del Made in Italy”) ha previsto strumenti di sostegno concreti a favore delle associazioni di produttori, incentivando l’associazionismo e l’elaborazione dei disciplinari. In particolare, l’articolo 46 della legge ha introdotto un contributo economico per coprire fino all’80% delle spese sostenute per consulenze tecniche finalizzate alla stesura del disciplinare, fino a un massimo di 30.000 euro per ciascun beneficiario. Il relativo bando, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 176 del 29 luglio 2024, è stato gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con fondi assegnati fino al 31 ottobre 2024.