lineaitaliapiemonte.it | 24 febbraio 2025, 10:16

Normativa UE sulle etichette del vino, secondo Coldiretti un "disastro" per l'economia di casa nostra

A rischio anche la commercializzazione delle sei Doc e Docg torinesi: Erbaluce, Carema, Freisa di Chieri, Colline Torinesi, Pinerolese, Valsusa

Normativa UE sulle etichette del vino, secondo Coldiretti un "disastro" per l'economia di casa nostra

TORINO - Sarebbe un disastro per la viticoltura del Torinese l’imposizione europea delle etichette sulle bottiglie di vino che sembrano pensate apposta per scoraggiarne il consumo.

E contro questa follia delle etichette allarmistiche sul vino Coldiretti Torino è pronta a scendere in piazza.

«L’imposizione di scritte allarmistiche sulle etichette dei vini – commenta il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – non avrebbe nessun effetto educativo verso i consumatori, in particolare, verso i giovani. Il vino è un alimento che è soprattutto cultura dei vitigni, dei territori con le loro distinte peculiarità, delle tradizioni e delle innovazioni nelle tecniche enologiche. Il vino si degusta, si sorseggia stando insieme con dei buoni cibi. L’educazione al bere consapevole e la cultura del vino si praticano con il coinvolgimento dei consumatori e soprattutto dei giovani. Respingiamo le pulsioni proibizionistiche e l’onda salutista che vorrebbe spazzare via millenni di cultura dei nostri territori e che ha plasmato le civiltà del Mediterraneo e della stessa Europa».

La battaglia di Coldiretti contro il terrorismo sul vino è per difendere i diritti dei consumatori. Ma l’antica tradizione dei territori torinesi vocati alla viticoltura ha generato una realtà agricola fatta di 1.186 aziende che coltivano viti su una superficie di 934 ettari di cui oltre 550 dedicati alle 6 Doc e Docg torinesi.

«Non è pensabile di avere una Ue che rimanda da anni un provvedimento fondamentale per la trasparenza e la salute come l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti e sposa invece misure che sono prive di fondamento scientifico, dalle etichette allarmistiche al Nutriscore che spinge gli alimenti ultra formulati, questi sì dannosi per la salute».

La prevenzione e la promozione di stili di vita sani sono obiettivi fondamentali - dicono da Coldiretti - che meritano il massimo impegno da parte delle istituzioni e della società, ma prevedere misure come etichette allarmistiche e nuove tasse ingiustificate, significa colpire non solo un settore strategico ma soprattutto identitario per gran parte delle nostre colline e delle nostre vallate.