TORINO - La Regione ha attivato una indagine per verificare le modalità di potabilizzazione dall’acqua in Piemonte” per monitorare l’utilizzo di disinfettanti derivati dal cloro, come le cloronitramide.
È questa la risposta dell'assessore Federico Riboldi a un’interrogazione di Mauro Salizzoni (Pd) sulla “qualità dell’acqua destinata al consumo umano in Piemonte: quali misure e strategie contro una possibile contaminazione da cloronitramide".
Salizzoni ha affermato che «alla luce delle recenti e preoccupanti scoperte scientifiche riguardanti l’anione cloronitramide e la necessità di garantire tempestivamente la sicurezza e la qualità dell’acqua, si interroga su quali misure e strategie stia adottando la Regione per la sicurezza delle risorse idriche e per prevenire eventuali contaminazioni».
Per l'assessorato regionale «non vi sono studi che evidenzino rischi collegati alla presenza nell’acqua potabile dell’anione cloronitrammide che è, peraltro, utilizzato comunemente negli Usa, ma con minore diffusione in Europa, per disinfettare l’acqua».
La Regione ha comunque attivato un’indagine sulle modalità di potabilizzazione utilizzate dai gestori. Inoltre le Asl inviano annualmente, per le analisi all’Arpa, 17 mila campioni d’acqua, ai quali si aggiungono le analisi svolte in autocontrollo dai gestori.