TORINO - Con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza, il voto contrario dei gruppi Pd, M5s e Avs e l’astensione del gruppo Sue, la Commissione Sanità, presieduta da Luigi Icardi, ha espresso parere favorevole alla proposta di delibera sui criteri d’accesso delle associazioni del Terzo settore ai bandi di finanziamento per progetti legati alla promozione della maternità, al sostegno delle gestanti e alla tutela della vita nascente.
Il documento, presentato per la Giunta dall’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone, prevede «una spesa di 940mila euro per avviare il bando per le attività che verranno svolte nel 2025». Il documento mira a promuovere azioni e progetti di aiuto e di sostegno su beni di prima necessità e servizi essenziali per l’avvio della maternità e i primi tre anni di vita del nascituro e attività di accompagnamento e di assistenza per corsi formativi e informativi.
Rispetto alle altre edizioni, ha sottolineato ancora l'assessore, «sono state confermate le percentuali massime ammissibili per tipologia di spesa. Si è invece voluto esplicitare meglio alcuni aspetti, quali stabilire a 20 il numero minimo di donne o coppie cui offrire il progetto di accompagnamento e definire alcuni temi su cui far vertere il percorso informativo e formativo: dall’igiene all’allattamento, dagli stili di vita all’educazione finanziaria».
A Sarah Disabato (M5s), che ha osservato come “la misura, oltre ad avere grossi problemi dal punto di vista etico e morale, presenta limiti dal punto di vista della trasparenza dei dati e delle rendicontazioni fornite dalle associazioni”, l’assessore ha risposto che le modalità di rendicontazione “sono le medesime per tutti i bandi”.
A Nadia Conticelli (Pd), che ha affermato che “’Vita nascente’ non è né un fondo a sostegno della fragilità sociale, economica e genitoriale né un fondo di potenziamento dei consultori, decretati ad accompagnare le donne nelle proprie scelte”, Marrone ha ribattuto che “le donne aiutate ogni anno grazie a ‘Vita nascente’ sono circa 500”, che “i fondi per il welfare non possono essere usati per prestazioni sanitarie” e che “con l’assessore alla Sanità si sta pensando a come potenziare i consultori”.
Ad Alice Ravinale (Avs), che ha evidenziato come “la formazione e l’informazione, di cui l’Agenda di gravidanza è uno strumento importante, potrebbe essere svolta dai consultori se fossero messi nelle condizioni di farlo”, l’assessore ha fatto notare che “l’Agenda si rivolge soprattutto a chi non ha tendenzialmente bisogno di accompagnamenti, a differenza di chi si rivolge a ‘Vita nascente’”.
Gianna Pentenero (Pd) – infine – ha suggerito che “l’Assessorato individui nuove modalità affinché il bando ‘Vita nascente‘ possa essere davvero a supporto delle donne e della maternità, prevedendo magari di trasferire alcune azioni all’interno dei Consorzi assistenziali, che potranno decidere di servirsi del Terzo settore o di potenziare i consultori”.
Per dichiarazioni di voto sono intervenuti per la maggioranza Paola Antonetto (Fdi) e Davide Buzzi Langhi (Fi) e per la minoranza Vittoria Nallo (Sue) e Mauro Salizzoni (Pd).