lineaitaliapiemonte.it | 17 ottobre 2024, 22:31

“Torino e il Piemonte chiedono di avere un futuro chiaro, radicato nella manifattura e nell'automotive”

Nel giorno dell’assemblea dei lavoratori in cassa integrazione delle carrozzerie Mirafiori che si è svolta sotto la pioggia davanti alla porta cinque, le istituzioni manifestano tutta la propria preoccupazione per il futuro dell’automotive italiano e la solidarietà e sostegno alle preoccupazioni dei lavoratori. Gli impegni di Regione Piemonte e Comune di Torino sono stati espressi rispettivamente dal presidente della Regione Alberto Cirio con l’assessore al Lavoro Elena Chiorino e dal sindaco di Torino, Stefano Lorusso

“Torino e il Piemonte chiedono di avere un futuro chiaro, radicato nella manifattura e nell'automotive”

Dichiarazioni di Alberto Cirio ed Elena Chiorino

«Non posso che esprimere preoccupazione per il futuro dell’automotive italiana, siamo al fianco del governo che, con il tavolo di confronto aperto con l’azienda, è impegnato nell’ottenere impegni precisi per salvaguardare e rilanciare un comparto strategico per l’Italia e per i nostri territori e dei lavoratori quando chiedono certezze sugli investimenti e impegni concreti per rilanciare la produzione e tutelare i posti di lavoro in Italia, in Piemonte e a Torino. La Regione Piemonte in questi anni ha messo in campo una serie di misure per sostenere lo stabilimento di Mirafiori e la presenza di Stellantis a Torino a partire dall’accordo per l’Hub del riciclo, oltre al lavoro che abbiamo fatto insieme al Comune di Torino per ottenere il secondo modello per Mirafiori che Stellantis prevede di avviare alla fine del 2025. Dal prossimo anno sarà operativa una misura, già illustrata alle rappresentanze sindacali, per incrementare il reddito dei lavoratori in cassa integrazione del settore automotive - a fronte della partecipazione a corsi di formazione e riqualificazione professionale - che consente di tutelare i posti di lavoro e arrivare all’avvio del secondo modello a Mirafiori che avrà, nelle previsioni, anche effetti positivi sull’indotto» dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

«Torino e il Piemonte meritano e chiedono a gran voce di avere un futuro chiaro, radicato nella manifattura e nell'automotive: ogni azione o decisione di Stellantis ci aspettiamo prescinda da questa consapevolezza. I lavoratori scesi in piazza oggi e quelli che si mobiliteranno domani rivendicano il diritto di delineare il proprio futuro, senza essere lasciati in balia di incertezza e piani aziendali al ribasso. Non si può parlare di futuro senza garantire la continuità occupazionale: ogni sforzo sia rivolto alla tutela dei lavoratori, delle loro famiglie, e di un patrimonio di competenze e know-how che è unico. I lavoratori sono la colonna portante di questo settore, e il loro impegno va protetto e valorizzato. La Regione - come anticipato - è pronta a fare la sua parte e chiede chiarezza, risposte e progettualità all’altezza della storia che la stessa dall’azienda rivendica. Lo dobbiamo a ogni singolo operaio e impiegato dell’automotive, di tutto l’indotto e delle loro famiglie. Lo deve Stellantis a una Nazione che storicamente ha sostenuto l’automotive: è legittimo che l’impresa faccia profitto, ma è altresì doveroso che si guardi ai territori non solo per prendere» afferma Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte.

Dichiarazione di Stefano Lo Russo

Dichiara il sindaco di Torino Stefano Lo Russo: "La Città di Torino è e sarà al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori in questa giornata di sciopero, condividendo le preoccupazioni sul futuro occupazionale e sull’importanza strategica del settore automotive per il nostro territorio. Come amministrazione, ci impegniamo a fare la nostra parte per sostenere e accompagnare i processi di investimento industriale, con l’obiettivo di tutelare i posti di lavoro, le competenze territoriali e le tante aziende dell’indotto.

La Città di Torino, insieme alla Regione Piemonte, ha svolto un ruolo decisivo nel promuovere investimenti chiave per il nostro futuro industriale, come dimostrato dalla creazione del Green Hub di Mirafiori e dall’arrivo della 500 ibrida entro la fine del 2025. Tuttavia, per garantire i livelli produttivi e assicurare la competitività di Mirafiori, è necessario che vengano introdotti nuovi modelli e che l’azienda continui a investire nello stabilimento torinese. Solo così potremo garantire una piena capacità produttiva e un futuro solido per i lavoratori e l’indotto.

In parallelo, auspichiamo che il Governo investa con decisione per colmare il ritardo nello sviluppo delle energie rinnovabili e per realizzare la necessaria infrastrutturazione delle reti, essenziale per lo sviluppo della mobilità elettrica. Cosi come nella sicurezza delle filiere di approvvigionamento delle materie prime critiche indispensabili per lo sviluppo della mobilità elettrica. Senza un impegno concreto su questi fronti, rischiamo di perdere terreno competitivo e di compromettere il percorso verso una transizione ecologica efficace e sostenibile.

È cruciale che tutte le parti – l’azienda, le istituzioni locali e nazionali, e i sindacati – collaborino per tutelare l’occupazione e rafforzare il tessuto industriale del nostro territorio. Torino continuerà ad essere un attore attivo e determinato, promuovendo il dialogo e la cooperazione per trasformare le sfide attuali in opportunità di crescita e sviluppo per la città e per le sue lavoratrici e i suoi lavoratori."

Redazione