lineaitaliapiemonte.it | 16 ottobre 2024, 13:57

«Doveroso accelerare sui dispositivi di allerta». Così l'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi dopo l'aggressione al Pronto soccorso del San Giovanni Bosco

Il giovane, un ventisettenne torinese già noto alle forze di polizia, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale

«Doveroso accelerare sui dispositivi di allerta». Così l'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi dopo l'aggressione al Pronto soccorso del San Giovanni Bosco

TORINO - «I Pronto soccorso degli ospedali piemontesi devono dotarsi quanto prima di dispositivi di allerta per i casi di aggressione, perché non è più tollerabile che avvengano casi di violenza ai danni del personale sanitario». Così l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi in merito all'episodio avvenuto a Torino sabato scorso all'ospedale San Giovanni Bosco.

«Stiamo lavorando affinché i dispositivi elettronici personali per inviare richiesta di aiuto, dopo un primo momento sperimentale, siano consegnati a tutti gli operatori» ha aggiunto l'assessore.

Nella notte tra venerdì e sabato un ventisettenne torinese, già noto alle forze di polizia, subito dopo essere stato visitato e dimesso, a quanto pare non soddisfatto del trattamento ricevuto, ha dato in escandescenze costringendo i carabinieri a intervenire. Una volta bloccato, è stato arrestato. Per lui sono stati disposti i domiciliari.

«Occorre rafforzare la presenza e il passaggio delle forze dell'ordine negli ospedali e avviare un’azione di comunicazione mirata verso i cittadini e i pazienti affinché questi casi non si ripetano» conclude l'assessore Riboldi.