lineaitaliapiemonte.it | 11 ottobre 2024, 12:30

Un "kit" per passare l'esame della patente, quattro arresti tra Torino e Brescia

Ottenere le risposte esatte costava 3.500 euro. A scoprire l’organizzazione criminale è stata la Polizia stradale, quaranta i candidati coinvolti

Un "kit" per passare l'esame della patente, quattro arresti tra Torino e Brescia

TORINO – Tremilacinquecento euro per garantirsi la promozione all'esame scritto per la patente. Tanto costava “passare” la teoria grazie all'aiuto di microcamere, auricolari, telefoni cellulari e trasmettitori GSM messi a disposizione – dietro pagamento – da un'organizzazione criminale scoperta dalla Polizia stradale di Torino.

Nei guai due cittadini egiziani, fratelli a capo dell'organizzazione, un pakistano e un italiano arrestati martedì 8 ottobre in due operazioni di polizia tra Torino e Brescia. Perquisiti anche alcuni locali dove è stato ritrovato il materiale utilizzato per truccare gli esami.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, è nata nel dicembre del 2022 e ha permesso di svelare il sofisticato meccanismo messo a punto per permettere ai candidati di superare la prova.

Kit completo, promozione sicura

Quaranta le persone che a Torino e in altre province piemontesi si sono avvalse dei servizi dell'associazione. Si tratta soprattutto di stranieri che, per scarsa conoscenza della lingua italiana e delle norme del Codice della Strada, avrebbero avuto serie difficoltà a superare i test.

A costoro – spiegano dalla questura di Torino – l’organizzazione forniva le apparecchiature elettroniche grazie alle quali connettersi con i suggeritori e ricevere così le risposte ai quesiti dei quiz.

La strumentazione – in alcuni casi anche normalissimi telefoni cellulari dotati di auricolari – veniva nascosta su appositi indumenti che i candidati indossavano prima di entrare in aula: camicie, felpe e giacche venivano modificate dotandole di minuscoli fori attraverso cui l’obiettivo della microcamera riprendeva e trasmetteva ai suggeritori le immagini dei monitor dei PC su cui viene svolta la prova.

Ventidue gli esami truccati su cui indaga ora la procura.