lineaitaliapiemonte.it | 26 luglio 2024, 16:12

In fuga dal caldo ma non troppo: 1 italiano su tre resta vicino a casa

Secondo un'indagine di Coldiretti i vacanzieri a km zero crescono del 28% rispetto allo scorso anno. Coldiretti Piemonte: “A sostenere le ferie green è la rete delle strutture agrituristiche che garantiscono una sempre più ricca offerta di attività esperienziali”

In fuga dal caldo ma non troppo: 1 italiano su tre resta vicino a casa

Caldo e vacanze. Un binomio conclamato, ma che quest’anno fa anche rima con prossimità. Chi può scappa dalla città e 1 su 3, tra coloro che vanno in vacanza (32%), sceglie la propria regione per trascorrere le ferie o almeno parte di esse: la percentuale più alta da dieci anni.

E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ che evidenzia come il 2024 registri un incremento dei vacanzieri a km zero del 28% rispetto allo scorso anno.

Sempre più turismo versi i piccoli Comuni

A spingere le ferie a km zero è anche il crescente successo dei borghi, un patrimonio di gusto e biodiversità che fa da traino anche al turismo. Due italiani su tre (65%) tra coloro che andranno in vacanza visiteranno, infatti, un piccolo comune con meno di cinquemila abitanti nell’estate 2024.

Il ruolo degli agriturismi

“A sostenere le ferie green è la rete delle strutture agrituristiche che garantiscono accanto ai “tradizionali” servizi di alloggio e ristorazione anche una sempre più ricca offerta di attività esperienziali - spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Non manca la parte culturale, con la visita di percorsi archeologici o naturalistici, fino alle degustazioni e corsi di cucina. In questo periodo gli ospiti hanno inoltre la possibilità di vivere da protagonisti l’esperienza di momenti importanti dei cicli stagionali di molte produzioni, come la trebbiatura del grano o la raccolta della frutta. I piccoli borghi e le piccole realtà rurali sono risorse fondamentali i cui prodotti vanno tutelati in quanto simbolo nella loro specificità delle tradizioni del nostro territorio. Il contrasto alle produzioni omologate su larga scala sostiene la crescita del sistema economico locale in termini di reddito e di occupazione, ma rappresenta anche un modo per tutelare il patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese per sottolineare che la difesa della biodiversità non ha solo un valore naturalistico, ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole e un motore trainante della vacanza Made in Italy”.

Redazione