Le associazioni del commercio su aree pubbliche sono state audite martedì al Senato sul tema del ddl concorrenza, contenente norme sulle concessioni del mondo ambulante (fiere e mercati).
“Si rischia la definitiva distruzione della categoria”
“Il ddl concorrenza per l’anno 2022 (disegno di legge n. 795) contiene norme che, se non modificate, rischiano di distruggere definitivamente una categoria che negli ultimi 5 anni ha perso quasi 500 imprese al mese” così il direttore del GOIA FENAPI, Gregory Massa, che in audizione ha aperto gli interventi dedicati al commercio su aree pubbliche: “Mentre negli altri Stati europei vediamo i mercati sempre più al centro dell’offerta turistica, la Spagna vi ha dedicato anche un capitolo del PNRR, in Italia qualcuno continua a lavorare per dare il colpo di grazia ad una categoria che dà lavoro a 160mila famiglie”.
Nei mercati il 30% dei posteggi è abbandonato
“La conta dei posteggi abbandonati nei mercati ormai supera il 30% del totale e i comuni hanno già tutti gli strumenti per assegnarli. “Chi vede problemi nella concorrenza (Autorità garante della concorrenza e del mercato, ndr), continua Massa, dovrebbe forse cercarli nella GDO - Grande Distribuzione Organizzata dove il 57% del settore è ormai in mano a 5 aziende”.
A rischio posti di lavoro per 160mila famiglie
Il presidente del Goia, Giancarlo Nardozzi, solleva quella che definisce una “nota dolente”: “Vedere il Presidente della FIVA Confcommercio dedicare i dieci minuti della sua audizione ad attaccare il sottoscritto invece che parlare dei problemi della categoria è una cosa che farebbe quasi sorridere se non fosse che in gioco cui sono i posti di lavoro di 160mila famiglie, fortunatamente la scenetta del Presidente FIVA è stata smorzata dal collega Silvano Rittà, presidente dell’UBAT-Ascom, che ringrazio per aver sposato la linea del GOIA a difesa dei colleghi”.
“Pronti a riprendere i forconi”
“E’ impensabile che al posto di sostenere una categoria in difficoltà le istituzioni continuino a inveire, di sicuro non staremo a guardare, mi auguro che il Senato prenda provvedimenti e modifichi al più presto il testo del ddl, altrimenti sarebbe una vera e propria istigazione a delinquere, siamo pronti a riprendere in mano i forconi” conclude Nardozzi.