Sono presenti sul territorio 260 autonomie scolastiche tra Istituti Comprensivi e Scuole superiori statali e oltre 200 istituti privati o paritari. I comprensivi sono scuole di prossimità e sono collocate su tutto il territorio provinciale con un numero di alunni che varia da 400 a 1500, a seconda delle zone del territorio.
“Quest’anno – spiega la segretaria generale della Cisl Scuola Torino-Canavese, Simona Sacchero –la nostra provincia registra un calo severo di iscrizioni di alunni, complessivamente 5600 iscritti in meno rispetto allo scorso anno, in particolare nella scuola dell’infanzia e primaria, ma si registra anche una riduzione di presenze di alunni alla scuola secondaria di 1 grado e si intravedono i primi segnali di riduzione anche negli istituti superiori”.
L’organico provinciale docenti conta circa 22.200 posti comuni con una media di circa 20 alunni per classe (ovviamente il dato si modifica notevolmente se facciamo riferimento a scuole della città piuttosto che di provincia) più 7360 posti di personale ATA (tutti i profili).
Altra criticità importante è la mobilità fuori provincia che ha visto quest’anno 459 insegnanti trasferirsi fuori dalla nostra città metropolitana verso altre province, 193 ATA e circa una decina di Dirigenti scolastici.
Tra i nuovi Dirigenti scolastici, figura fondamentale per la conduzione dell’istituzione scolastica, hanno scelto la titolarità nella provincia di Torino 10 neo immessi in ruolo. Ci sono anche 105 istituti scolastici senza DSGA (Direttore Servizi Generali Amministrativi).
Relativamente al personale docente sono circa 2160 i docenti neo immessi in ruolo (sia posto comune che sostegno) dalle varie graduatorie. In questi giorni sono in corso le nomine dei supplenti da graduatoria provinciale che andranno a coprire i posti disponibili.
Al 7 settembre 2023 risultano 8170 gli insegnanti nominati a tempo determinato e 1214 il personale Ata (Assistente tecnico amministrativo) di tutti i profili”.
"Le proiezioni sul prevedibile calo del numero di alunni non sono una novità”: afferma la segretaria generale nazionale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, intervenuta al Rsu Day della federazione torinese dove ha parlato anche del rinnovo contrattuale del comparto. “La novità - aggiunge - sarebbe non accettare come ineluttabile una meccanica ricaduta sugli organici del personale. Bisogna andare invece nella direzione di una rafforzata capacità della scuola di svolgere il suo compito, riducendo l’affollamento della classi, ampliando il tempo scuola e favorendo la personalizzazione della didattica".